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L'unità è l'unica via

La causa principale della sofferenza, diceva Buddha, ha le sue origini nell'ignoranza. Ignorare vuole anche dire, in qualche modo "non vedere" qualcosa, non accorgersi di una parte della "verità", non prendere in considerazione alcune parti del totale, in poche parole avere una visione limitata della realtà perchè divisa in parti che vediamo e in parti che non vediamo.

L'"ignorare" riconduce ad un concetto di scissione dunque. La causa principale della sofferenza individuale e sociale va pertanto ricondotta, nelle sue radici, al termine greco Dia-Ballein, termine che indica proprio scissione, separazione, divisione, curiosamente origine della parola "Diavolo" infatti.

 

Divisione tra popolazioni, divisione tra culture diverse, separazione tra classi sociali...

Per quanto ci sforziamo di governare un Paese con equilibrio, le divisioni creano disparità e disuguaglianze origine di conflitti senza fine. Ma qualsiasi disequilibrio e scissione a livello socio-culturale, non è altro che il rispecchiamento di una separazione interiore degli esseri umani che la compongono: divisione tra le parti interne di un essere umano (stati dell'io) in conflitto tra loro, o magari divisione mente-corpo-anima-spirito, o ancora divisione tra pulsioni interne e principio di realtà, tra ragioni del cuore e ragioni della mente, tra intuito e razionalità.....

 

Qualsiasi separazione sottrae energia disperdendola in mille rivoli con direzioni di verse che tendono in certi casi a bloccare le persone a discapito di un essere unitariamente concorde, in ogni sua parte psichica, con la presa di decisioni e comportamenti univoci. Qualsiasi scissione toglie forza perchè una parte dovrà prevalere su altre che non saranno state sufficientemente "ascoltate".

 

Se il fine è quello di raggiungere la felicità del singolo e quindi della comunità intera, dobbiamo esplorare ogni nostra parte, al fine di trasformarle per ritrovare l'unità perduta tra gli "io" che seguendo un Copione creato nell'infanzia, indossando maschere per piacere agli altri o per convinzioni errate, passando da uno "stato dell'io" all'altro, ci confondono e non ci permettono di riconoscere e riunire tutte le parti del sè in nome di questo fine comune.

 

Esploriamo le strade per raggiungere la conoscenza di ogni nostra parte, seguendo le tracce per trovare l'unità, partendo da noi stessi, in modo che la nostra stessa unità interiore conduca allo sviluppo di una Società fondata sui principi della condivisione, per mezzo della ricerca della unità, dell'armonia interiore tra le parti, della conoscenza delle luci e delle ombre che ci caratterizzano e delle parti più oscure che ci spaventano in modo da metterci in ascolto di ogni "ragione" di ogni parte per uscire dall'ignoranza e ritrovare la completezza dell'essere unico che siamo.

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